SCHEDA DEL FILM

Cinema Mariani Ravenna

martedì 15 novembre

BATTLE ROYALE

  • Regia: Kinji Fukasaku
  • Attori: Tatsuya Fujiwara, Takeshi Kitano, Aki Maeda, Taro Yamamoto, Kou Shibasaki, Masanobu Ando
  • Distribuzione: CG Enterteinment
  • Nazione: Giappone 2000
  • Genere: Azione - Avventura - Drammatico
  • Durata: 114 minuti
  • Orari

    mar 15: 18.30 - 21.15

    2Days Cult Movie

Trama del film

In un ipotetico Giappone del futuro prossimo, lo scontro generazionale ha assunto le sembianze della guerriglia. Tra gli studenti dei licei assenteismo, violenza e mancanza di disciplina sono sempre più diffusi, esasperando gli insegnanti. Uno di questi, Kitano, viene pugnalato da un alunno e abbandona la professione. In risposta all'ondata di violenza, il governo promulga il Battle Royale Act, una legge in base alla quale le classi turbolente vengono deportate su un'isola e obbligate a ingaggiare una lotta all'ultimo sangue, e affida proprio a Kitano il compito di arbitrare la contesa. Solo uno dei partecipanti al grottesco "gioco" può sopravvivere e rientrare in società. Shuya, orfano di padre suicida, e Noriko, innamorata di Shuya, si trovano a competere in un clima di barbarie apocalittica e decidono di affrontarla romanticamente insieme, contro ogni regola.

Trailer

Commento

Uscito nel 2000 generando un'ondata di reazioni controverse, Battle Royale è stato per il Giappone e, in misura minore e con qualche ritardo, anche per l'Occidente, uno choc culturale paragonabile all'impatto di Arancia meccanica negli anni 70.  La tensione generazionale e la sensazione di una società gravata da crepe insanabili si materializza in un distopico affresco di morte, che riesce a mantenere tanto lo spirito ludico che la violenza efferata cari alla cultura giapponese, in un equilibrio impossibile tra poli opposti della medesima schizofrenia. Fukasaku Kinji, veterano dello yakuza eiga e del cinema violento e di genere, mette in scena la sceneggiatura scritta dal figlio Kenta con stile asciutto e privo di compromessi, tanto più scioccante perché i contenuti estremi sono presentati in una veste di quotidianità prosaica, senza enfasi scenografica.  L'esatto opposto di quanto avverrà con i molti epigoni di Battle Royale, quali Hunger Games o Squid Game, campioni di incasso e consensi che renderanno proficuo il concept di Fukasaku senza mai avvicinarsi alla sua radicalità.  La forza di Battle Royale sta nella incapacità, tutta nipponica, di scendere a compromessi. Senza voler dimostrare una tesi, ma con la sola brutalità dei fatti rappresentati, Fukasaku mette in scena l'apocalisse di una società lacerata e senza speranza, in cui ex insegnanti sfogano la loro frustrazione su teenager sfuggiti al controllo, in una grottesco e ludico reenactment del quadro di Goya su Saturno che divora la propria prole.  La scelta di Takeshi Kitano nel ruolo dell'insegnante diabolico e vendicativo è un favoloso esempio di controcasting: la comicità demenziale del presentatore televisivo di Takeshi's Castle - spettacolo di giochi deliranti inflitti a concorrenti volontari e masochisti, da noi approdato nel format Mai dire Banzai - trasla in perfetta continuità su un piano tragico e distopico, senza che la maschera di Kitano presenti mutazioni visibili.  Quentin Tarantino impazzisce per il film e lo divulga in Occidente, contribuendo a un tardivo recupero della carriera di Fukasaku Kinji e del suo cinema di gangster senza speranza (Battles without Honor and Humanity, Graveyard of Honor, Yakuza Graveyard). Oggi come ieri gli anti-eroi di Fukasaku combattono battaglie senza onore né umanità, al servizio di un impero declinante e degenere, che pochi hanno saputo tratteggiare altrettanto lucidamente. (Emanuele Sacchi - MYmovies)

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