gio 27: 21.00
Ospite in sala la regista Samantha Casella
Finalmente è Giovedì
Una donna č schiacciata da una trauma che non riesce a superare. Un’antica chiave di ferro custodita dentro una scatola rappresenta un portale che la fa precipitare in un luogo senza tempo, abitato da figure spettrali. Mentre una parte di se stessa resta incastrata in una villa spettrale, il suo doppio vaga in un bosco desolato in cui si aggirano enigmatiche presenze: č l’Ade. La donna si muove tra svariate dimensioni fino a raggiungere una dolorosa presa di coscienza...
Note di regia
La lavorazione del film si è svolta prevalentemente in Emilia Romagna, ma sono stati effettuati alcune riprese anche in California e in uno studio a Los Angeles. I luoghi in cui si è svolto la maggior parte del lavoro sono riconducibili alla città natale della regista: Faenza. Circa una settimana di riprese si sono svolte in una villa alle porte di Faenza: villa Emaldi. Un’altra settimana è stata dedicata alla “camera del subconscio”, ossia la stanza che presenta una pavimentazione a lische di pesche è stata ricostruita in un garage. A Borgo Rivola, ossia a una quarantina di chilometri da Faenza, vi sono i boschi. Siccome la storia necessitava di alcune immagini rafforzative per evidenziare lo stato emotivo dei personaggi, è stata richiesta la licenza di alcune riprese come il pulsare di un embrione, una eruzione vulcanica, scene in cui vi sono colate di lava e il mare in tempesta. Sono stati necessari circa 50 giorni di riprese tra il novembre 2020 e il giugno 2021. Le opere d’arte presenti nel film sono state realizzate da alcuni artisti di fama internazionale: Giovanni Scardovi, Federico Severino, Pier Giovanni Bubani, Sergio Monari, Bacco Artolini, e Filippo Zoli. Claudia Drei (la madre della regista) ha realizzato la copia di “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin e di “Orfeo guida Euridice fuori dall’oltretomba” di Jean-Baptiste-Camille Corot. Il pavimento a lische di pesce è un evidente omaggio a “Twin Peaks” di David Lynch. Vi sono tre citazioni provenienti da altrettanti film di Ingmar Bergman. Il risveglio della donna (Eugenia Costantini) è un omaggio a “Persona”; la mano del fantasma sulla fronte di una donna (Ekaterina Buscemi) è un omaggio a “Fanny e Alexander”; mentre un grande orologio senza lancette è un omaggio a “Il posto delle fragole”. Ingmar Bergman, David Lynch e Terrence Malick sono i registi preferiti dalla regista del film. Le dottrine orfiche sono attraversate da diversi riferimenti simbolici al mito di Orfeo e il suo viaggio nell’Ade e alla figura di Ananke, dea del destino e della “necessità”, legata ai culti misteri. Di grande rilevanza è il simbolismo del serpente, principalmente dell’uroboro che nel suo mordersi la coda formando un cerchio senza inizio ne fine rappresenta il tormento infinito della protagonista.
Ravenna
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